Il Ferro come Espressione Artistica
Le sculture di Giuseppe Bonometti al Museo Il Forno di Tavernole s/M
da Sabato, 23 Luglio, 2022 a Domenica, 6 Novembre, 2022
IL FERRO COME ESPRESSIONE ARTISTICA
SCULTURE DI GIUSEPPE BONOMETTI
20° ANNIVERSARIO MUSEO IL FORNO DI TAVERNOLE
23 luglio-6 novembre 2022
Sabato 23 luglio alle ore 18.30 si inaugura, presso il Museo Il Forno di Tavernole, la mostra “Il ferro come espressione artistica”, esposizione delle opere in ferro battuto realizzate dall’artista Giuseppe Bonometti di Gussago.
La mostra, ideata e promossa dall’Associazione Officina Culturale Triumplina, sarà visitabile fino al 6 novembre in orario di apertura del museo (fino al 15 settembre sabato, domenica e festivi ore 15.00-19.00; dal 16 settembre domenica ore 15.00-18.00) previo pagamento del biglietto di ingresso del sito museale (intero 5,00 euro - ridotto 3,00 euro – gratuito per i residenti dei Comuni aderenti al Sistema Museale di Valle Trompia).
L’appuntamento si inserisce nel calendario di eventi organizzato in occasione del 20° anniversario di inaugurazione del Museo Il Forno di Tavernole dal Comune di Tavernole sul Mella, proprietario del prestigioso sito di archeologia industriale che ha caratterizzato la storia siderurgica della Valle Trompia.
Il forno fusorio di Tavernole è un antico edificio nel quale il minerale ferroso, proveniente dalle miniere dell’Alta Valtrompia, veniva trasformato in ghisa per la produzione di ferrarezze.
E’ una struttura produttiva del XV secolo il cui nome identificava sia la torre di fusione del minerale, sia l'edificio che la conteneva con tutte le strutture annesse. Entrato nella seconda metà dell'800 nel circuito produttivo, il forno fu in seguito trasformato in segheria e tale rimase fino agli anni Cinquanta del ‘900, quando fu completamente abbandonato.
Musealizzato nel 2002 è uno dei più importanti monumenti di archeologia industriale a livello bresciano, nazionale ed europeo. Il percorso espositivo, inaugurato il 5 ottobre 2002, è corredato da pannelli che raccontano la sua storia secolare e i processi produttivi dell’attività fusoria.
Per informazioni:
Comune di Tavernole sul Mella | 030-920108 | protocollo@comune.tavernolesulmella.bs.it
Centro Informazioni di Valle Trompia | 360-1030495 | unico@civitas.valletrompia.it
DICONO DI LUI - GIUSEPPE BONOMETTI E LE SUE OPERE
Giuseppe Bonometti, nato nel ‘44 a Gussago, dove vive e lavora, è un artista del ferro battuto, formatosi come fabbro fin dall’età di 15 anni. è da sempre molto legato alle sue origini: questo legame si mostra in tutte le forme delle sue sculture, che rappresentano la natura e l’uomo, oltre a importanti esempi di arte sacra. è stato più volte chiamato a partecipare ai campionati mondiali di ferro battuto a Stia e per la realizzazione di monumenti in alcuni comuni italiani. Se la tradizione delle campagne bresciane potesse essere ridotta a un oggetto, a un solo simbolo, quale sarebbe più efficace della mensa del contadino? Questa tavola, preparata per un pasto frugale, sintetizza la semplicità e la modestia della vita rurale. L’intera opera è forgiata in ferro, che grazie alla differente lavorazione, all’ossidazione e alla colorazione assume l’aspetto del legno, del pane e del tessuto. Ogni dettaglio è realistico e studiato nei più piccoli particolari, ogni singola venatura del legno è riprodotta nel ferro. Sopra un tagliere, accanto ad un pane e a una ciotola, sono posati un salame e il coltello usato per affettarlo. Su un pianale sottostante una cesta di frutta, interamente intrecciata con un filo di ferro, fa ombra a una vecchia trappola per topi, che ha appena catturato un piccolo roditore.
Imerio Clerici
Il lavoro, quando è fatto con passione, può trasformarsi certamente in qualcosa di sublime, e, osservando il lavoro del maestro Bonometti si può pensare che ormai è giunto al massimo livello dove si trasforma in arte e poesia. Tutte le rappresentazioni viste possono ritenersi arte ma il massimo è rappresentato nei volatili dove il cuore diventa sublimazione viva. Se non fosse per il colore reale del ferro che li relega a scultura, il piumaggio porta ad una elevatura di perfezione tale che sembrano librarsi in volo. L’assemblaggio del piumaggio non lascia intravedere nessuna imperfezione da qualsiasi parte lo si voglia osservare; per cui si nota la pazienza e l’acutezza dell’osservatore realizzarsi in un’opera grandiosa che certamente può capire solo chi ha potuto a volte cimentarsi in questo tipo di lavoro “il ferro battuto”. Quanto impegno e quanta tecnologia deve aver profuso “Mastro Bonometti” per arrivare ad un simile punto di preparazione ottenuta certamente con la sola volontà “ferrea” come il lavoro che svolge. Altro non si può che ossequiare il maestro.
Ermanno Gualla
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Note: Locandina
Data:
23/07/2022
Ultima modifica:
Ven, 22/07/2022 - 12:32